venerdì 15 aprile 2016

Gesù è un ebreo israeliano della Tribù di Davide e non un dio Greco.

Gesù-Yeshua l'ebreo israeliano che non è mai stato sul monte Athos.

L'impero Greco è stato un super-potere che ha saputo lasciare nei luoghi dove è passato, un segno storico, culturale, linguistico e umano che non ha avuto paragoni nel mondo moderno. I Romani stessi con il loro potere non sono riusciti a far dimenticare la "tradizione e la cultura Greca" al mondo occidentale, specialmente all'Italia, che si è ritrovata non solo a dover studiare la lingua greca, ma tradurre tutti gli scritti di valore dal greco.

I Romani sono stati un impero che assimilava e prendeva il meglio delle altre culture e tradizioni, e così il passaggio dei Romani, non ha cancellato la cultura, la lingua e la tradizione greca, anzi, la ha divulgata. Tra i tesori più pregiati, la lingua greca e il mondo greco in generale, stracolmo di ebrei al tempo di Gesù, ci hanno trasmesso i Vangeli in greco che nel tempo sono stati tradotti, in tutte le lingue dell'Occidente. Nel lavoro di traduzione, Gesù l'ebreo di Nazareth, il figlio di Davide, il Re di Israele, da ebreo è stato trasformato nella traduzione, in un vero e proprio dio greco. Poi nel tempo, anche in un dio romano, tutto tranne cio' che Yeshua, questo il vero Nome di Gesù di Nazareth, è realmente; un ebreo israeliano, nato nella terra di Israele, dalla Tribù di Davide, da genitori ebrei (Myriam e Jose), terra sotto "occupazione Romana", con migliaia di altri ebrei.




La storia ci dice chiaramente che la Giudea, la terra dove vivevano e vivono oggi i Giudei, cioè gli ebrei o israeliani, era stata "occupata" da Roma, quindi Gesù si è visto carovane di truppe "occupanti" e non ha potuto che vivere, da ebreo sotto occupazione straniera (come oggi).

La Bibbia racconta chiaramente la storia dell'Ebreo Yeshua o Josua, Giosuè in italiano, e ci dice che dopo la grande persecuzioni, non solo gli ebrei andavano e venivano dalla Grecia, ma si stabilirono li per sfuggire alla morte. La storia più nota è quella di S. Giovanni, che con Myriam, la Madre di Dio che in Italiano chiamiamo Maria, trova rifugio in una piccola isola greca di nome Patmos.

Gesù di Nazareth non è mai stato nel Monte Athos, ma ha scelto invece di Rivelarsi a Patmos, l'isola greca vicina alla Turchia, e da li ha dato ai Suoi, il Libro Sacro dell'Apocalisse. Questa è la grande Rivelazione che lega Israele alla Grecia, la Grecia a Israele, Israele all'Italia e l'Italia al mondo.

I Vangeli ci dicono che Gesù è stato in Libano, in Siria e in quella che oggi si chiama Giordania,  che 2000 anni fà era chiamata Assiria, ed era un territorio unico. Dopo questi 3 paesi poi, Gesù è andato a Patmos, conosciuta come "l'isola della Rivelazione", anche se pochissimi sono stati li'. Patmost è un'isola alquanto unica, ed è tra le più sconosciute isole della Grecia.




I Vangeli sono stati tradotti dall'aramaico e dall'ebraico, lingue che Gesù parlava; in quanto Nazareno da parte della Madre, parlava l'aramaico, lingua che si parla nel nord di Israele, e in quanto Giudeo da parte del padre che era Giudeo, parlava benissimo l'ebraico. Il padre di Gesù era discendente del Re Davide, Re di Israele.

Ma al momento di tradurre la Bibbia, Gesù il cui vero nome è Joshua o Yeshua, nomi che ambedue significano Dio salva, Gesù è stato trasformato in un dio greco. 

Gesù quando parlava, parlava a degli ebrei e quando ha dichiarato di essere il Primo e l'Ultimo, ha usato solo l'alfabeto ebraico, come riportano anche gli scritti del profeta Ezechiele. nell'Apocalisse Gesù ha detto: IO SONO l'Alef e il Tav (prima e ultima lettera ebraica).

Queste 2 lettere ebraiche sono state totalmente omesse anche da quanti ancora oggi dipingono le icone; ma sono le lettere che ha usato Gesù, quelle indispensabili per capire chi è Dio....





Iconografi nazionali e internazionali che hanno frequentato il Monte Athos per imparare l'arte iconografica, hanno pensato bene di "riprodurre l'errore" o l"'omissione"  della ebraicità di Gesù. Fedeli al loro errore storico, linguistico, culturale, gli iconografi ancora oggi riproducono migliaia di icone con iniziali Divine che linguisticamente possiamo definire poco accurate. La storia ormai nel 2016 ha provato che Gesù di Nazareth non solo non è mai stato in Grecia nella Sua Missione profetica e Divina, ma che parlava esclusivamente ebraico e aramaico, come la mamma e il padre. Yeshua- Gesù l'ebreo di Nazareth  è andato in Grecia scegliendo la bellissima isola di Patmos, per far visita al Suo discepolo preferito, nascosto nell'isola di Patmos a causa della persecuzione dei Cristiani- per consegnarli l'Ultima Parola Divina -da far conoscere a chi crede in Lui. Questo fatto rende la Grecia in qualche modo privilegiata, subito dopo la terra di Israele

Era comprensibile nell'anno 1500 che la traduzione dall'ebraico al greco e nelle altre lingue, perdesse la sua originalità ebraica; una breve ricerca, riporterebbe immediatamente Gesù in Israele, nel Regno di Davide, dove è chiaro che Gesù ha predicato, insegnato, guarito, parlato esclusivamente ad ebrei, quindi parlava esclusivamente l'ebraico e l'aramaico che si parla ancora oggi nel nord di Israele e in Siria. Quindi sarebbe più logico, che nelle icone e nei leggii cristiani, ci siano riprodotte le lettere Alef e Bet e non le lettere greche. Non fosse altro che per quella verità storica, culturale, linguistica nel quale il contesto è nato.


Al Suo secondo Ritorno, Gesù non si presenterà come l'Alfa e l'Omega, ma come l'Alef e il Tav, le parole che Lui ha usato quando parlava con S. Giovanni, nell'isola di Patmos. Già al Profeta Ezechiele Dio aveva rivelato il "segno" che avrebbe fatto riconoscere i Suoi fedeli: è la lettera Tav, cioè quella della Fine. 

Ecco, IO verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opereIo sono l'Alef e il'Tav, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna! Libro dell'Apocalisse 22 

Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tav (TAV ultima lettera dell'alfabeto ebraico) sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». Libro di Ezechiele 9,4

Gesù che è Dio ed è un israeliano, non ha mai usato l'alfabeto greco; alla Sua Risurrezione a Maria Maddalena ha detto: "di ai tuoi fratelli, di andare in Galilea, in Israele, li mi vedrete"....Dalla Galilea poi si è Rivelato nuovamente nell'isola di Patmos, in Grecia, ma non ha cambiato nazionalità. Gesù  è rimasto un ebreo israeliano che parlava ad un altro israeliano, in ebraico o in aramaico, lingue del padre e della Madre .

L'arte iconografica è per sua natura bellezza; la migliore bellezza però, è la verità. Gesù si è Rivelato a Patmos, cambiando per sempre la storia della cultura greca e del mondo, da una piccola isola nel Mare della Grecia.

 


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