martedì 3 novembre 2015

Il Libro di Giuditta e l'attuale Medio Oriente

La Bibbia e il Medio Oriente moderno nel Libro di Giuditta.

Con l'Inizio dell'anno 2000 il mondo ha preso una svolta stupefacente e molte persone, a 15 anni di distanza, in un crescendo di cambiamenti e mutazioni della nostra società attuale, si chiede cosa stia succedendo. Uno sguardo al Libro di Giuditta nella Bibbia però, ci mostra che "non c'è nulla di nuovo sotto il sole" e che ciò che era gia' successo almeno 3000 anni fà, si sta semplicemente ripetendo.

A 2000 anni dalla venuta di Gesù di Nazaret nel mondo e all'Inizio del Suo Messaggio Divino, il mondo sembra essersi catapultato nuovamente agli anni in cui, agli albori della civiltà, il Medio Oriente era soltanto una terra di guerre fratricide tra clan Arabi che lottava per la spartizione del mondo. Per noi 2000 dopo la civilizzazione dell'Occidente, essere riportati indietro a quegli anni crudeli di uccisioni di massa e di una società senza valori per la vita umana, sembra un vero e proprio incubo, o peggio un dramma.

Siamo ritornati all'anno 0 AD, prima della venuta sulla terra di Gesù, che con il Suo messaggio di amore, uguaglianza e rispetto per la vita, ha dato vita alla società civile di cui facciamo parte. E questo non è facile da gestire, considerando che all'improvviso la cultura Medio Orientale cerca di riportarci indietro di 3000 anni di civiltà.



Se bastassero i nostri programmi, i nostri ragionamenti e il nostro desiderio di capire cosa e come questo nostro tempo sia potuto cosi' velocemente ritornare indietro alla inciviltà, basta leggere il Libro di Giuditta nella Sacra Bibbia. In quei tempi non esisteva "un vero motivo" per i fatti descritti da Giuditta; era la normale prassi dei popoli tribali e della società Medio Orientale, fare guerra e sottomettere intere Nazioni e popoli, ad un unico Dittatore, il quale credeva di poter "conquistare il mondo" con la violenza, eliminando chiunque non si sottometteva alla Dittatura imposta.

Per questo semplicissimo motivo, è inutile perdere la pazienza cercando "una ragione" a ciò che succede oggi nel Medio Oriente, che coinvolge tutti i popoli e le Nazioni a livello Mondiale; "non c'è nulla di nuovo sotto sole diceva Quolet", e ciò che è già successo si ripete. E aveva ragione. Senza un motivo specifico e senza una scusa che la abbia scatenata, la guerra si ripresenta, esattamente 70 anni dopo la fine della II Guerra Mondiale. Perchè?

La Bibbia, nella storia del Libro di Giuditta, ci rassicura dicendoci che le stesse nazioni e gli stessi uomini che al "suo tempo" iniziarono la guerra e la lotta tra popoli e razze, sono gli stessi che oggi occupano il Medio Oriente. Le stesse Nazioni che ancora vivono nel passato antico di condottieri e guerrieri, non hanno voluto lasciarsi alle spalle l'inciviltà del passato, ma rifiutando di civilizzarsi, hanno tenuto forte il loro passato, cercando di riproporlo nei nostri giorni. Così una parte del mondo che rifiuta la civiltà, si propone con la sua inciviltà, che causa scontri e lotte sia locali, che mondiali.

Per il nostro mondo Occidentale che ha già superato l'inciviltà, questo passo indietro è inammissibile, e il ritorno alla barbarie e alla guerra non fà più parte del pensiero e del desiderio di milioni di popoli civilizzati. Nondimeno però, questi popoli che a forza si instaurano nella nostra società, ci obbligano a guardare in faccia la realtà, e vedere riproposti oggi i fatti che ci hanno inorridito nei libri di scuola, mentre li studiavamo. Ciò che credevamo passato si ripropone al presente, e ciò che credevamo ormai alle nostre spalle, lo ritroviamo di fronte a noi, ogni giorno. Siamo tornati indietro, al passato e non al futuro.



Un'attento sguardo alla Bibbia però, ci consola in qualche modo, sapendo che senza una scusa plausibile, la storia si ripropone, senza che dobbiamo necessariamente trovare un "motivo valido" che possa in qualche modo dipendere dal nostro comportamento. La Bibbia ci dice che non c'era prima e non c'è oggi un vero motivo per questo ritorno della brutalità, ma che fa parte invece della "storia dell'uomo", il quale ripete sempre gli stessi errori: specialmente quello di voler dominare il mondo e gli altri, per pura arroganza e fame di potere. Comandare e guadagnare fama e gloria è sempre stato il peccato dell'uomo, specialmente quando per conseguirlo, si abusa la vita di altre persone, distruggendole.

Prima di entrare nel Libro di Giuditta, vediamo il Libro di Quolet, il quale inizia la sua meditazione con un pensiero valido in tutti i tempi:

Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme. 

Prologo

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
per cui fatica sotto il sole?
Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l'occhio di guardare
né mai l'orecchio è sazio di udire.
Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;

non c'è niente di nuovo sotto il sole.
C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Guarda, questa è una novità»?
Proprio questa è gia stata nei secoli
che ci hanno preceduto.

Nella Bibbia, il Libro di Quolet ci consola ricordando questo importantissimo insegnamento; "non c'è nulla di nuovo sotto il sole, e ciò che è stato fatto, purtroppo diciamo oggi, si rifarà. Questa deve essere la nostra bussola per gli anni futuri. Ciò che stiamo vivendo era già scritto, dobbiamo solo prenderne atto, guardare in faccia la realtà e comportarci di conseguenza, considerando il prezzo pagato per arrivare al mondo civilizzato in cui viviamo. Il passato dunque cerca di riproporsi e già ha fatto ingresso riproponendosi. A noi difendere ciò che abbiamo conseguito a caro prezzo, e cercare di proporre a chi ancora non lo ha trovato, un futuro civilizzato e non il passato incivile che vorrebbe fare ritorno nel mondo, dopo la venuta di Gesù Cristo.

 Passando quindi al Libro di Giuditta, si apre quindi davanti a noi, lo stesso scenario che possiamo vedere oggi, proprio davanti ai nostri occhi; una coincidenza alquanto incredibile. Il Libro di Giuditta fa la lista dei tiranni del suo tempo, per dirci che questi sono esattamente gli stessi del "suo tempo". Una coincidenza che va oltre le nostre aspettative e che ci rivela un segreto Biblico; oggi non c 'è nulla di nuovo che non sia già successo millenni orsono. Cosa che ci rincuora e ci permettere di vedere e vivere meglio cio' che succede nella nostra realtà attuale.

Anche Giuditta come Quolet, apre il suo Libro puntando direttamente al cuore della storia; nel suo libro ci sono proprio tutti i "giocatori" e le pedine del moderno Medio Oriente, che spinge questo passato, nella realtà presente. Se ci chiediamo da dove arriva ISIS, lo Stato del Califfato Islamico, che brutalizza, schiavizza e massacra tutti indiscriminatamente e perchè i Sunniti e gli Sciiti se le danno di santa ragione nella regione del Medio Oriente- coinvolgendo Israele e tutto l'Occidente in questa guerra mondiale- Giuditta ci offre la risposta fin dall'Inizio del 1 Capitolo: 


LA CAMPAGNA DI OLOFERNE

Nabucodonosor e Arpacsad i 2 schieramenti opposti

Nell'anno decimosecondo del regno di Nabucodònosor, che regnava sugli Assiri nella grande città di Ninive,(moderno IRAQ) Arpacsàd regnava sui Medi in Ecbàtana. (moderna Nord IRAN) Questi edificò intorno a Ecbàtana mura con pietre tagliate nella misura di tre cubiti di larghezza e sei cubiti di lunghezza, portando l'altezza del muro a settanta cubiti e la larghezza a cinquanta cubiti. Costruì alle porte della città le torri murali alte cento cubiti e larghe alla base sessanta cubiti; costruì le porte portandole fino all'altezza di settanta cubiti: la larghezza di ciascuna era di quaranta cubiti, per il passaggio dell'esercito dei suoi forti e l'uscita in parata dei suoi fanti. In quel periodo di tempo il re Nabucodònosor mosse guerra al re Arpacsàd nella grande pianura, cioè nella piana che si trova nel territorio di Ragau. Ma si schierarono a fianco di costui tutti gli abitanti delle montagne e quelli della zona dell'Eufrate, del Tigri e dell'Idaspe e gli abitanti della pianura di Arioch, re degli Elamiti. Così molte genti si trovarono adunate in aiuto ai figli di Cheleud. 

Allora Nabucodònosor re degli Assiri (IRAQ moderno) spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli della Cilicia (moderna Turchia) e di Damasco, (moderna Siria) del Libano e dell'Anti-Libano e a tutti gli abitanti della fascia litoranea e a quelli che appartenevano alle popolazioni del Carmelo e di Gàlaad, della Galilea superiore e della grande pianura di Esdrelon;(Galilea) a tutti gli abitanti della Samaria e delle sue città, a quelli che stavano oltre il Giordano fino a Gerusalemme, (moderna Israele) Batane, Chelus e Cades e al torrente d'Egitto, nonchè a Tafni, a Ramesse e a tutto il paese di Gessen, fino a comprendere la regione al di sopra di Tanis e Menfi, e ancora a tutti gli abitanti dell'Egitto sino ai confini dell'Etiopia. (Tutto il moderno Medio Oriente) Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore. Allora Nabucodònosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni e giurò per il suo trono e per il suo regno che avrebbe fatto sicura vendetta, devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e della Siria, tutte le popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti, (moderna Giordania) tutta la Giudea (Israele) e tutti gli abitanti dell'Egitto fino al limite dei due mari.

Campagna contro Arpacsad

Quindi marciò con l'esercito contro il re Arpacsàd nel diciassettesimo anno, e prevalse su di lui in battaglia, travolgendo l'esercito di Arpacsàd con tutta la sua cavalleria e tutti i suoi carri. S'impadronì delle sue città, giunse fino a Ecbàtana e ne espugnò le torri, ne saccheggiò le piazze e ne mutò lo splendore in ludibrio. Poi sorprese Arpacsàd sui monti di Ragau, lo trafisse con le sue lance e lo tolse di mezzo in quel giorno. Fece quindi ritorno a Ninive con tutto l'esercito eterogeneo, che era una moltitudine infinita di guerrieri e si fermò là, egli e il suo esercito, per centoventi giorni dandosi a divertimenti e banchetti.

Come possiamo vedere, i "giocatori" dell'odierna guerra in Medio Oriente, sono gli stessi di millenni fà: a Capo c'è il re degli Assiri con sede nella regione dell'IRAQ, che secondo la moderna storia Islamica, tiene nascosto un "uomo" che si rivelerà e porterà l'unificazione degli stati Arabi. Quest'uomo è "la testa", il Capo di questa "coalizione di Nazioni" che al tempo di Giuditta, guidava le scorrerie della guerra nella zona del Medio Oriente, e che oggi è esattamente lo stesso. Questo Capo dell'IRAQ, andava in guerra contro l'IRAN, suo vicino per un motivo non conosciuto, se non la sete di potere, e per fare questo, cercava "alleati" in tutta la regione del Medio Oriente, creando 2 "schieramenti opposti", proprio come oggi lo sono i Sunniti e gli Shiiti. Due gruppi tribali di Nazioni, oggi più definite, ma non per questo amiche. Sappiamo quanto oggi per esempio, L'IRAN sia opposto all'Arabia Saudita e allo stesso IRAQ per motivi culturali e di usanze religiose. 

Che alla fine resta il motivo principale della guerra del M. Oriente, fino ai nostri giorni. Vediamo che questo Capo Iracheno, cercava alleati in Siria, Libano, Israele, Egitto, Turchia, Armenia e tutte le zone Occidentali all'IRAQ, coinvolgendo molti Nazioni in una guerra fratricida. Ma questo Capo non trovo' nessun aiuto, e furioso si getto' contro il Capo del Nord Iraq, distruggendolo e massacrando la popolazione. Non felice di questa conquista, il futuro Capo, cerca vendetta e marcia verso tutte le Nazioni della terra, per fare una Guerra Mondiale. Questo è cio' che ci racconta il Libro di Giuditta, catapultandolo esattamente a quello della nostra realtà moderna.



Giuditta - Capitolo 2  

Campagna Occidentale

Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue del primo mese, nel palazzo di Nabucodònosor re degli Assiri, fu discusso un piano di vendetta contro tutta la terra, come aveva annunziato. Radunò tutti i suoi ministri e i suoi dignitari, tenne con loro consiglio segreto ed espose compiutamente con la sua parola tutta la perfidia di quelle regioni. Essi decisero che si dovesse punire con la distruzione chiunque non si era allineato con l'ordine da lui emanato. Quando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor re degli Assiri chiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo posto dopo di lui, e gli disse: «Questo dice il gran re, il signore di tutta la terra: Ecco tu uscirai come mio luogotenente e prenderai con te uomini valorosi: centoventimila fanti e un contingente di dodicimila cavalli con i loro cavalieri; [6]quindi muoverai contro tutti i paesi di occidente, perché quelle regioni hanno disobbedito al mio comando. A costoro ordinerai di preparare la terra e l'acqua, perché con collera piomberò su di loro e coprirò la terra con i piedi del mio esercito e li metterò in suo potere per il saccheggio. Quelli di loro che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni torrente e fiume sarà pieno dei loro cadaveri fino a straripare; i loro prigionieri li spingerò fino agli estremi di tutta la terra. Tu dunque và e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro castigo. Quanto ai ribelli, non abbia il tuo occhio compassione di destinarli alla morte e alla devastazione in tutto il territorio. Come è vero che vivo io e vive la potenza del mio regno, questo ho detto e questo farò di mia mano. Da parte tua bada di non trasgredire alcuna parola del tuo signore, ma eseguisci esattamente ciò che ti ho comandato e non indugiare a tradurre in atto i comandi». Oloferne uscì dalla corte del suo signore e convocò i comandanti, gli strateghi e gli ufficiali dell'esercito assiro; quindi scelse e contò gli uomini per le sue formazioni, come gli aveva comandato il suo signore, in numero di cento ventimila, più dodicimila arcieri a cavallo, e li ordinò come si usa inquadrare la truppa per la guerra. Prese poi cammelli e asini e muli in dotazione alle truppe, in numero grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre in quantità innumerevole per il loro vettovagliamento. Provvide ancora razioni in abbondanza per ciascun uomo e gran rifornimento d'oro e d'argento dal tesoro del re. Partirono dunque lui e tutte le sue truppe per iniziare la spedizione e precedere il re Nabucodònosor e ricoprire la terra occidentale con i loro carri e i cavalieri e la fanteria scelta. Si unì anche a loro una moltitudine varia, numerosa come le cavallette e come la polvere del suolo, che non si poteva affatto contare per la grande quantità.

Tappe dell'esercito di Oloferne

Mossero da Ninive camminando tre giorni in direzione della pianura di Bectilet e si accamparono a distanza di Bectilet vicino al monte che sta sulla sinistra della Cilicia superiore. Di là, muovendo tutto il suo esercito, fanti e cavalli e carri, Oloferne si diresse verso la montagna. Quindi devastò Fud e Lud e depredò i figli di Rassis e gli Ismaeliti, che abitavano lungo il deserto a mezzogiorno di Cheleon. In seguito passò l'Eufrate, attraversò la Mesopotamia e demolì le città che s'innalzavano sul torrente Abrona e nel territorio fino al mare. Poi invase i paesi della Cilicia, sterminò quanti gli si opponevano e venne nella regione di Iafet verso mezzogiorno alle frontiere dell'Arabia. Accerchiò anche tutti i Madianiti e appiccò il fuoco ai loro attendamenti e depredò il loro bestiame. Proseguendo, scese verso la pianura di Damasco nei giorni della mietitura del grano, diede fuoco a tutti i loro campi e votò allo sterminio i loro greggi e armenti, saccheggiò le loro città, devastò le loro campagne e passò a fil di spada tutti i giovani. Allora si sparse la paura e il terrore di lui fra tutte le popolazioni della costa, su quelle che si trovavano in Sidòne e in Tiro, fra gli abitanti di Sur e Okina, su tutte le genti di Iemnaan, e anche gli abitanti di Asdòd e Ascalon ne ebbero grande terrore.

Il 2 capitolo del Libro di Giuditta, ci dice chiaramente che tutte le Nazioni del Medio Oriente, alla notizia di questo "Capo unico" che spadroneggiava e cercava alleati per fare la guerra immotivata contro altri fratelli, provocò un'enorme paura; specialmente dopo aver sentito che quest'uomo dittatore e barbaro, uccideva tutti quelli che si opponevano al suo piano di conquista e di dominio del mondo, con la violenza e il ricatto. Non è forse questa anche la nostra situazione attuale? Non si è forse diffuso nel mondo lo sconcerto e la paura nel vedere con i nostri mezzi tecnologici, le barbarie di quest'uomo arrogante e abietto che vorrebbe "sottomettere" uomini, popoli e Nazioni al suo piano di dominio del mondo?

Siamo stati improvvisamente catapultati in meno di 15 anni, direttamente "dentro" il Libro di Giuditta, senza rendercene conto. E questa nostra realtà deve essere meditata e vissuta secondo ciò che la verità Biblica vuole insegnarci. Siamo entrati in un'era buia, che vorrebbe portare la morte della civiltà nel mondo intero, e dobbiamo comportarci di conseguenza. All'improvviso il mondo delle tenebre si coalizza e cerca "alleati" per portare il buoi nell'Occidente, quella metà della terra che è gia nella Luce di Dio e che non ha nessun desiderio di ritornare indietro. La lotta allora, è tutta tra l'Impero delle tenebre contro l'Impero della luce, che si scontrano in una lotta vitale, proprio come nei tempi antichi.

Foto: Gesù nel "Giorno dell'Ira di Dio" contro i malvagi


Possiamo vedere però una differenza essenziale tra il presente e il passato; una buona parte del mondo Occidentale vive nella luce della civiltà, per la quale ha deciso di lottare affinchè non venga persa e non ha nessuna intenzione di stare a guardare, mentre una parte "ridotta" cerca di imporre il buio del passato. 

E' matematicamente impossibile che una minoranza possa prevalere sulla maggioranza, nonostante la minoranza barbara cerca di imporsi con mezzi brutali e barbari, conosciuti solo nel tempo delle prime conquiste barbare Turcho-mammalucche. Nondimeno la sfida per non permettere al buio di avanzare, resta comunque una battaglia per la civiltà che deve essere comunque affrontata.

Il Libro di Giuditta ci offre tutta la strategia del nemico, aiutandoci a capire che quando si conosce il nemico, è più facile da capire e da affrontare, senza troppe perdite di preziose vite umane. Giuditta è un'eroina del passato che con la sua storia, ha potuto rendere attuabile il miracolo della vittoria di Cristo Gesù come ci conferma il Vangelo di Giovanni: "nella vita avrete tribolazioni ha detto Gesù, ma non abbiate paura, IO ho vinto il Mondo!" Giovanni 16,33

E se lo ha fatto Lui da solo, noi uniti potremo sicuramente vincere questa guerra per la civiltà, che pur senza un motivo valido, si ripresenta puntualmente appena 70 dopo la fine di un'altro periodo in cui il buio tento' la scalata, senza riuscirci.

Con questa promessa di Gesù andiamo avanti, partecipi di questa sfida, che con la parola di Dio e senza nessuno spargimento di vita innocente, siamo pronti a vincere, e a vincerla totalmente.

Giuditta ci dice che la paura è un sentimento naturale, ma con l'intervento Sopranaturale che ci ha insegnato Gesù, la cultura del buio e della morte, è destinata sicuramente a perdere già da adesso ancora prima del suo tentativo di sostituire il buio orientale e Medio orientale alla luce della civiltà moderna Occidentale. Gesù il Re della Pace, ci offre la possibilità di guardare alla nostra situazione, per affrontarla con la pace del cuore e la certezza che il buio e il male non potrà prevalere.

Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; IO ho vinto il mondo!». Giovanni 16,33

Dio è con noi, vive in mezzo a noi e dobbiamo vivere con fiducia il nostro futuro.

Foto: Dio viene incontro all'uomo e gli consegna la Luce Divina.



  


  

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