domenica 20 settembre 2015

Il battesimo, un gesto puramente Ebraico.

Il battesimo e i 4 gesti Ebraici prestati al Cristianesimo

Spesso il Cristiano compie dei gesti ritenuti assolutamente normali per la teologia Cristiana: Battezziamo i bambini, facciamo la prima comunione, partecipiamo alla Cresima, celebriamo il Matrimonio, seppelliamo i morti. Ormai sono diventati dei gesti normali e abitudinari; ma non sappiamo chi ci ha trasmesso questi gesti nobili e cosa significano veramente nella nostra vita.

Il Battesimo non ha nulla a che vedere con il Cristianesimo; il battesimo è un gesto puramente Ebraico. Infatti ci è stato trasmesso da un Ebreo di Nome Gesù di Nazaret. Non che ci si battezzasse solo a Nazaret; ma per l'Ebraismo era ed è tutt'ora, un simbolo di purificazione e di riconciliazione con Dio.

Il Battesimo e la discesa al Mikveh Ebraico, era ed è anche oggi, per un Ebreo, un atto  di guarigione. Nel Cristianesimo abbiamo trasformato il battesimo come un atto di purificazione e la confessione, alternata al bagno rituale ebraico, l'atto di riconciliazione con Dio.

La Bibbia racconta nell'Antico Testamento di un Caporale del Re Assiro, mandato nelle acque del Giordano a bagnarsi per ben 7 volte, per guarire dalla sua malattia. Mentre al tempo di Gesù 2000 anni fà, i poveri tra gli ebrei cercavano di entrare nelle "piscine rituali" di Gerusalemme, per essere purificati e guariti, quindi riammessi nella comunità ebraica in tutta la sua pienezza.

Va', bagnati 7 volte nel Giordano e il tuo corpo ritornerà sano e sarai purificato. Forse l'Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi? Ecco adesso so che non c'è un Dio su tutta la terra, se non in Israele. Il Battezzatore era il profeta Eliseo. 2Re 5,23

In tutta Israele si sapeva che il fiume Giordano era il fiume di Dio;e per questo motivo Gesù si è fatto Battezzare sul fiume Giordano, per compiere ha spiegato, ogni giustizia; e presentarsi Lui per primo a Dio e agli uomini, purificato, lavato e riconciliato con tutti. Con Dio e con gli uomini.

Il fiume Giordano era conosciuto fin dai tempi antichi per le sue proprietà di guarigione, in quanto le 12 Tribu di Israele, avevano attraversato il fiume, con in mano l'Arca dell'Alleanza di Dio, rendendo il Giordano l'unico fiume santo di tutto il mondo. L'unico dove Dio guarisce, riconcilia, perdona. A Gerusalemme il Re Davide inauguro' le "piscine" dove ci si lavava e dove si diceva che l'Angelo di Dio discendeva periodicamente, per guarire i poveri del popolo.

Gesù dalla Galilea  venne al Giordano da Giovanni, (chiamato il battezzare e che avrebbe battezzato tutti gli Ebrei che venivano al fiume per riconciliarsi con Dio), per farsi battezzare da lui. Giovanni pero' voleva impedirglielo, dicendo: "sono io che ho bisogno di essere battezzato da te,e tu vieni a me?" Ma Gesu' gli rispose: "lascia fare, per ora; perchè conviene che adempiamo ogni giustizia". Matteo 3



Giovanni il Battezzare aveva incominciato a battezzare gli Ebrei e li invitava a farsi battezzare, quindi purificare, perdonare e riconciliare con Dio e con gli uomini. Gesù ci ha insegnato che per avvivinarsi a Dio e incontrare il Dio Vivente, dobbiamo essere battezzati, cioè pentiti, purificati, santificati e riconciliati. Gesù di Nazaret ha voluto riportare tutti, Ebrei e non Ebrei, in quello stesso fiume Giordano, dove Eliseo consigliava di andare per essere guariti.

Oggi con la distruzione del Tempio, gli ebrei non usano più il Battesimo, ma hanno tenuto come simbolo di purificazione il Mikve, il bagno rituale al quale sono obbligate le donne, che sono ancora considerate impure. Per l'Ebreo moderno è un segno di purezza e di santità. Essendosi distaccati per generazioni dalla terra di Israele gli Ebrei moderni non vedono nel fiume Giordano quel fiume santo, al quale i profeti guardavano come le "acque sante" di Israele, e assistono stupiti alla processione di migliaia di Cristiani sul sito battesimale del fiume Giordano ai nostri giorni.

Gli Ebrei hanno mantenuto "il bagno rituale" come simbolo di purificazione e di riconciliazione, un atto consapevole, che ricorda all'uomo la necessità costante di purificazione e rinnovamento davanti a Dio, per essere santi come Dio è Santo.

Gesù sapeva che nascendo da una donna, era necessario farsi battezzare per essere giusti, perchè nessun uomo sulla terra, prima della venuta di Gesù, poteva essere considerato puro dal peccato. Essere giusti significa essere umili, abbassarsi e Gesù ha voluto scendere sul Giordano, e rendersi simile ad ogni uomo Ebreo e davanti a tutti gli Ebrei, farsi immergere nelle acque purificatrici del fiume santo.



Il Battesimo Cristiano quindi, è un atto puramente Ebraico e non un atto inventato dal mondo Cristiano; il battesimo è un atto Ebraico che trova la sua totalità sul fiume Giordano, il fiume più sacro del mondo.

Nell'Ebraismo tuttavia, come ci mostra Gesù, ci si battezzava da adulti, consapevoli della necessità di convertirsi, purificarsi, riconciliarsi e creare cosi' una sana relazione con Dio; gesto questo che resta incompiuto per il Cristiano, che Battezzato da bambino, da adulto, non ha la possibilità di questa scelta consapevole. In questo caso, il battesimo Cristiano ha perso la consapevolezza dell'utilità per i Cristiani adulti, che invece l'Ebraismo ha trasmesso.


La Cresima, il bar Mitzva di Gesu' di Nazaret.

La Cresima, uno dei sacramenti più importanti per il Cristiano non è altro che cio' gli Ebrei chiamano il Bar-Mitzva'; a 12 anni Gesu' andò al Tempio di Gerusalemme all'insaputa dei genitori, e leggeva il "rotolo della legge" tra gli anziani del Tempio. I genitori lo ritrovarono dopo tre giorni di ricerca: "quando ebbe 12 anni, salirono come di consueto alla festa di Pasqua. Ma trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, Gesu' rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai maestri mentre li ascoltava e li interrogava". Perchè mi cercavate? Non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? Luca 2,41.

A 13 anni un Ebreo è inserito nella comunità dei credenti e celebra il Bar-Mitzvah, la festa dell'ingresso in sinagoga, dove il giovane legge la Torah. E' il primo ingesso ufficiale in sinagoga, dove può non solo leggere, ma anche ascoltare cio' che hanno da dire sulla Torah, gli anziani della comunità. Il senso nascosto delle Scritture.

Gesu' ha compiuto questo gesto, dandoci anche l'indicazione sull'età adeguata di un giovane, per essere inserito nella comunità e in modo particolare per leggere e questionare gli anziani su questo o quel precetto della Legge di Dio. Gesù ha anticipato durante la Pasqua Ebraica, questo gesto, per ricordare ai genitori che Lui aveva una missione Divina da compiere, che non poteva attendere.



La Cresima Cristiana è pensata per essere, per il giovane Cristiano, la stessa celebrazione alla quale Gesù desiderava tanto partecipare; si prepara il giovane a ricevere lo Spirito Santo e i 7 doni Divini, sapendo che Giovanni Battezzava in acqua per la purificazione, ma che dopo di lui viene un'altro che battezza in Spirito Santo e fuoco.

Io battezzo nell'acqua per la conversione, ma Colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Matteo 3, 11

Nell'Ebraismo solo il Sommo Sacerdote aveva accesso al "fuoco di Dio" e con questa dichiarazione Giovanni il Battista ha fatto distinzione tra i 2 battesimi che l'uomo deve ricevere; il primo battesimo in acqua, di purificazione e riconciliazione e un secondo battesimo in Spirito Santo e fuoco. Dio con la Sua azione Divina entra nella vita del fedele, per imprimere Lui stesso la legge nel cuore dell'uomo. Il Profeta Gioele lo aveva pre-annunciato:
Dopo questo,
IO effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo
e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni.
....poichè sul monte Sion e in Gerusalemme
vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore,
anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati. Gioele 3,1

Nel Cristianesimo moderno si è perso il simbolismo del Bar Mitzvah di Gesù, e il Cresimante oggi non conosce la Bibbia e in comunità non è trasformato in lettore della Legge Divina, come invece Gesù da buon Ebreo ci ha insegnato. I doni dello Spirito perciò restano inattivi non trovando materia su cui sorgere.




Trasformando il  Sacramento del Battesimo in un atto per neonati e il Bar Mitsva- Cresima in un atto puramente esterno senza che il cresimante conosca e capisca la Parola di Dio, il Cristiano ha sminuito i sacramenti Ebraici, trasformandoli in feste pagane dove la festa è celebrata non per Dio e in favore della comunità, ma per cultura e per abitudine.

Sminuire la celebrazione Ebraica, significa svuotare il fedele Cristiano, dei benefici che Dio elargisce a chi desidera compiere i passi necessari per avvicinarsi al Dio vivente e al Tempio Divino. Sono tante le similitudini Ebraiche del Cristianesimo, che vede l'uomo nel suo cammino verso la figliolanza Divina e verso la relazione di amicizia con Dio. Ritrovare le radici Ebraiche del Cristianesimo significa restaurare tutte le cose secondo il comando di Dio e l'insegnamento del Messiah Gesù, che trasmettendo i valori ebraici, ci ha offerto la partecipazione alla vita Divina con i figli di Israele.

Per il Cristianesimo, è diventato prioritario, restaurare le radici Ebraiche del Cristianesimo, per riappropriarsi dei benefici offerti da Dio, nelle varie tappe della vita.


Il Pane e il Vino, simbolo di Comunione Ebraica.

Un'altro gesto Ebraico diventato Cristiano è la comunione al pane e al vino, un gesto tipico della Pasqua e dello Shabbat, il giorno del riposo Ebraico. La comunione è il gesto più sacro del Cristiano che nell'Ebraismo era compiuto nel Tempio di Gerusalemme, per tutti i membri delle 12 Tribu' del popolo di Israele. Oggi con la distruzione del Tempio, "la cena Santa" si è spostata in famiglia e il papa' è diventato il "Sommo Sacerdote" e il custode della vita Divina delle persone. E' lui che benedice e santifica il pane e il vino.



Questo gesto antico, diventato il cuore della vita del Cristiano, ha subito delle trasformazioni, per il popolo Ebraico. Oggi con la distruzione del Tempio, "la cena Santa" si è spostata in famiglia e il papa' è diventato il "Sommo Sacerdote" e il custode della vita Divina delle persone. Lo Shabbat è la cena santa della famiglia Ebraica, il papa' ufficia la serata che è una vera e propria celebrazione.





Per il Cristiano è il Sacerdote che si assicura che la vita della comunità comunitaria, sia viva attraverso la comunione domenicale, ampliando la partecipazione alla vita Divina, a tutti gli uomini e a tutti i popoli. E in questo senso per il mondo Cristiano, la cena santa si è trasformata in "cena dei popoli". La Chiesa Cattolica è chiamata per questo motivo, Chiesa Universale o anche Chiesa delle Nazioni.

IO SONO il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Giovanni 6,48

Afinchè si potesse compiere la profezia del profeta Isaia 25,6, e afinchè si potesse compiere la profezia per Israele, di diventare la "Luce per tutte le Nazioni", Dio ha dovuto pensare ad una nuova strategia; uscire dal Tempio per andare incontro agli uomini nelle Nazioni, trasformando la cena dello Shabbat Ebraico, in una cena più intima, afinchè dopo tante celebrazioni, il popolo sia pronto per il ricongiungimento e l'unità con tutte le Nazioni al "banchetto finale a Gerusalemme". Dove Dio radunerà tutte le genti!



La cena dello Shabbat e la comunione del Cristiano, sono un'unica celebrazione con il medesimo significato, dato ad ognuno secondo la perfetta distinzione che Dio fà tra Ebrei e non-Ebrei. Al banchetto profetizzato dal profeta Isaia ci saranno gli Ebrei per primi e poi tutte le Nazioni che hanno risposto all'invito del Messiah di Israele a partecipare, in Gerusalemme, al "Banchetto Messianico dei Popoli".

"IO vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò "nuovo" con voi nel regno del Padre mio". Matteo 26,26

Il Messiah ha dichiarato chiaramente che Lui siederà e sarà presente come Sposo, al "Banchetto di Dio" che è il Padre dello Sposo e vede come tutta l'umanità intera come una Sposa.

Nell'Ebraismo il "banchetto nunziale", il Messiah, lo Sposo e la Sposa non sono concetti sconosciuti; anzi possiamo dire con certezza che dopo la Rivelazione di Cristo Gesu', la nostra società Europea e Occidentale, ha attinto questi simboli vitali proprio dalla Torah e dai Vangeli di Cristo di Nazaret.

I simboli Ebraici sono così diventati i simboli delle Nazioni, quelli che oggi vedono nel Cristianesimo,lo stile di vita del tutto gemellato con il popolo di Israele. E intanto che noi Cristiani ed Ebrei celebriamo separatamente, ma inequivocabilmente uniti questi misteri Divini, il mondo si prepara escattologicamente, a questo "banchetto finale sul Monte di Gerusalemme", promesso e previsto dal profeta Isaia.

Questi due simboli del pane e del vino, sono due accostamenti tipici ed esclusivi al Cristianesimo e all'Ebraismo, mentre sono ancora sconosciuti a tanti popoli ai quali, non è ancora arrivata la Luce della Rivelazione del Messia Gesù.

Possiamo rivelare che sono ben 4 i simboli e le celebrazioni Ebraiche prestate al Cristianesimo, seppur nelle sue caratteristiche varianti dei popoli e delle Nazioni, non sempre fedeli all'autenticità Ebraica. Ma vediamo che più la profezia di Isaia 25,6 procede verso il suo compimento, tanto più le due realtà con la loro simbologia comune, converge in quella unità tipica di due realtà Divine che immancabilmente, sono destinate ad incontrasi. Tutto è pronto e dopo la nostra piccola cena dello Shabbat e la comunione nelle nostre comunità locali, attendiamo il "banchetto mondiale globalizzato" dove ognuno troverà il suo posto.

Dio non poteva restare più chiuso nell'Arca di un Tempio, ed è dovuto andare incontro agli uomini; in questa fase di preparazione sono già presenti e visibili due espressioni che attendono solo di guardasi negli occhi e realizzare che celebrano e attendono il medesimo obbiettivo, che è il Messia promesso ad Israele, lo Sposo che da il via alla grande celebrazione finale; il riposo e la gioia Eterna.

Udii poi come una voce di una immensa folla simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano:

"Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria,
perché son giunte le nozze dell'Agnello;
la sua sposa è pronta,
le hanno dato una veste
di lino puro splendente".

Allora l'angelo mi disse: "Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!". Apocalisse 9,6-9


Il matrimonio, sacramento di fedeltà

Il matrimonio Cristiano è un sacramento e come tale viene celebrato solennemente; lo Sposo e la Sposa offrono un banchetto, gli invitati si uniscono alla festa degli sposi. Nell'Ebraismo e nel Cristianesimo questo atto matrimoniale è segnato dalla fedeltà degli sposi, che è paragonata alla fedeltà di Dio con il Suo popolo. Attraverso questo 4 atto comune all'Ebraismo, il Cristiano vede il matrimonio come l'ultimo traguardo di felicita nella vita dell'uomo. Il matrimonio è la festa delle feste, la celebrazione di tutte le celebrazioni, il simbolo della gioia Eterna. Il Profeta Osea ha parlato del matrimonio, come la prefigurazione e l'immagine del banchetto finale di Dio.

Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore,
ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore. Osea 2,21


Ci sarà un grande banchetto per tutti i popoli in Gerusalemme, ma è già visibile la lista degli invitati che si preparano con gioia al grande giorno della festa, con il popolo di Israele e il Messia atteso; e li' conosceremo il Signore Dio dell'Universo. 






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